“Un potente segnale” di tipo extraterrestre?

Un radiotelescopio russo ha individuato un potente segnale che potrebbe lasciar pensare ad una trasmissione da parte di un’intelligenza extraterrestre.

segnali dallo spazioLa rilevazione nel 2015 di un “potente segnale” da parte di un radiotelescopio russo che scrutava la volta celente in cerca di segnali d’intelligenze extraterrestri sta suscitando un grande interesse nella comunità scientifica.

Il segnale, le cui caratteristiche potrebbero lasciar pensare ad una trasmissione di una forma di vita intelligente, potrebbe però anche essere un interferenza radio o il risultato di un fenomeno naturale, ha riportato lo scorso week-end il sito specializzato Centauri Dreams, rendendo pubblico per la prima volta questa osservazione.

“Nessuno pretende che si tratti necessariamente di una trasmissione da parte di una civilizzazione extraterrestre ma vale certamente la pena di studiarla in maniera più approfondita”, scrive Paul Gilster, creatore del sito che tratta di ricerche scientifiche riguardanti l’esplorazione dello spazio profondo. Gilster ha divulgato questa scoperta dopo aver assistito ad una presentazione su questo soggetto dell’astronomo italiano Claudio Maccone.

Una stella simile al sole

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Il potente segnale dalla direzione di HD 164595. Credit: Bursov et al.

Il segnale proviene dalla direzione di una stella simile al sole che si trova nella costellazione di Ercole (HD164595) a circa 95 anni luce di distanza dalla Terra.

Gli scienziati sanno che questa stella conta almeno un pianeta, della massa pari ad un ventesimo di quella di Giove considerato un “caldo Nettuno” ruotante in orbita circolare, ma potrebbe averne diversi altri.

Il segnale è stato rilevato il 15 Maggio 2015 dal radiotelescopio RATAN-600 nella repubblica russa del Karachay-Cherkessia vicino alla frontiera con la Georgia.

L’equipe di astronomi guidata da Nikolai Bursov dell’Accademia russa delle scienze precisa che è troppo presto per determinarne la natura e la provenienza.

Ma stimano ciò che è noto sufficiente “per chiedere che la posizione di rilevamento sia fatto oggetto di un’osservazione permanente” scrive  Paul Gilster.

Questa scoperta dovrebbe essere fonte di una discussione al 67° Congresso Astronomico Internazionale che sia terrà a Guadalajara in Messico il 27 Settembre.

Dalla presentazione:

The estimated probability ~2 X 10-4 to simulate the signal from the direction of the HD164595 by signal-like noise is small, therefore HD164595 is good candidate SETI. Permanent monitoring of this target is needed.

Una civiltà molto più avanzata della nostra

Secondo i ricercatori se il segnale provenisse da un antenna isotropa che irradia in tutte le direzioni, considerata l’energia necessaria alla trasmissione si tratterebbe di una civilizzazione molto più avanzata della nostra, del tipo conosciuto come “Kardashev del tipo II“.

Al contrario in caso di un segnale “orientato” verso il nostro sistema solare la trasmissione potrebbe essere possibile anche per una civilizzazione più vicina alle attuale possibilità umane.

Secondo Nick Suntzeff, astronomo alla Texas A&M University, citato dalla rivista specialistica Ars Technica, il segnale (11 gigahertz) si situa sulle frequenze utilizzate dai militari.

«Se fossi al posto degli astronomi continuerei le osservazioni ma senza farmi troppe illusioni visto la forte probabilità che il tutto sia legato a qualche ricerca militare” ha affermato.

Questa rilevazione è stata paragonata a quella del segnale “Wow” captata nell’Agosto del 1977 da un radiotelescopio americano o, più recentemente, alla controversa osservazione della stella Tabby per la quale si è parlato di effetto dovuto a strutture gigantesche costruite da civilizzazioni avanzate.

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