Non sono soltanto le monete e i gettoni ad avere un valore molto importante per gli appassionati di numismatica. Infatti, sappiamo che anche la banconota da 100.000 lire può nascondere dietro di sé un enorme tesoro. Ma vediamo il perché di tale affermazione. Per scoprirlo, non dovrete far altro che continuare a leggere questo articolo.
Il valore della vecchia banconota da 100.000 lire
Di sicuro i quarantenni e i trentenni di oggi, ricorderanno ancora la moneta che veniva utilizzata in Italia prima dell’euro. In quel periodo la banconota è più grande che circolava era quella da 100.000 lire.
Infatti, quando questa fu emessa, aveva un valore decisamente elevato al punto che negli anni sessanta le cento mila lire corrispondevano ad uno stipendio e mezzo percepito da un comune operaio. Basandosi sulla valutazione di oggi, la banconota da 100.000 lire corrisponderebbe a circa 1.000 euro.
Con il passare degli anni, sono state divulgate diverse serie di tale cartamoneta. La prima fu emessa nel 1967 dedicata ad Alessandro Manzoni. Tra il 1978 e il 1982, fu emessa la seconda serie, con la raffigurazione delle Grazie, tratta dalla Primavera del Botticelli. La terza serie della banconota da 100.000 lire è quella che sul retro della banconota vedeva raffigurato il volto di Michelangelo Merisi, conosciuto con il nome di Caravaggio. Sul verso, era riprodotto il suo dipinto più celebre, Canestra di frutta.
Sappiamo inoltre che anche i pezzi da 100.000 lire della prima serie, del 1983 sono molto rari. Le più interessanti sono quelle che vedono il numero seriale tra AA000001A e AA700000A.
Ciò che incide sul valore è lo stato di conservazione. Infatti un buon esemplare può essere pagato fino a 500 euro mentre, se in perfette condizioni, la banconota può avere un valore di 4.500 euro. Ecco quindi qual è il valore che si nasconde dietro la banconota da 100 mila lire.