Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha stigmatizzato la frequenza di “formule sbagliate” sulla Germania sul dibattito in Grecia.
Questi attacchi – ha dichiarato – stanno portando ad un “aumento del risentimento” fra i due paesi.
“Quando un Premier (il greco Alexis Tsipras, ndr) insulta i tedeschi due volte in una sola settimana, non credo sia un bell’esempio dell’arte di governare, al contrario”, ha dichiarato Juncker al settimanale economico tedesco «Wirtschaftswoche»
“Il personale politico tedesco non ha mai fatto altrettanto”, ha aggiunto, “ci sono troppe formule sbagliate (che circolano) ad Atene. Ma questo cambierà con il tempo.”
I due paesi si sono affrontati in queste due ultime settimane sulla volontà del nuovo governo greco di ridefinire i contorni del piano d’aiuto previsto dai sue partner europei. Berlino insiste sul rispetto degli impegni presi, mentre il nuovo esecutivo greco aveva promesso, prima di accedere al potere il 25 gennaio, di “strappare” il programma di aiuto, sinonimo di drastico rigore budgetario.
Un accordo è stato trovato venerdì sera tra la Grecia e gli altri paesi della zona euro su un prolungamento di 4 mesi degli aiuti ad Atene, in cambio di un programma di riforme. Programma presentato oggi a Bruxelles.
Un accord a été trouvé vendredi soir entre la Grèce et les pays de la zone euro sur un prolongement de quatre mois de l’aide à Athènes, en échange d’une feuille de route de réformes. Cette liste a été reçue à Bruxelles lundi, selon une source européenne.
Il problema del salario minimo
Juncker ha ugualmente espresso il suo scetticismo sull’annuncio Alexis Tsipras di alzare il salario minimo fino a 753 euro al mese. “Se la Grecia aumenta il salario minimo ci saranno 6 paesi in Europa con un salario minimo inferiore”; fra cui Slovacchia e Spagna ha aggiunto.
Il lussemburghese ha inoltre previsto “la Grecia resterà stabilmente nella famiglia dell’euro”. “Non ci sarà nessuna uscita dall’euro”.