Uno dei mondi più affascinanti è di sicuro quello del collezionismo e quale tutti i giorni ci fa scoprire nuove informazioni riguardo a monete che tutti noi potremmo avere nascoste nel cassetto. Infatti, le monete antiche possono godere molto, soprattutto se tra queste troviamo una 10 lire che andremo a descrivere nel testo che segue.
Di sicuro, molto importante è lo stato di conservazione oltre che l’anno di conio. Ma vediamo cosa ha di speciale questa moneta.
La moneta da 10 lire che potrebbero valere una fortuna
Per molto tempo, le monete da 10 lire sono state protagoniste del portafoglio di un gran numero di italiani. Infatti alcuni di loro ancora oggi ne conservano alcuni esemplari utili per prendere il carrello della spesa.
Ma non tutti sono a conoscenza di un fatto che queste monete oggi hanno un valore inestimabile.
Tra il 1850 e il 1860 fu coniata la versione delle 10 lire in oro in cui era presente il profilo di re Vittorio Emanuele II. Una di queste monete, se conservata in fior di conio, ha un valore fino a €12.000. I migliori anni di produzione sono il 1850,1855 e 1860.
Troviamo poi le 10 lire coniate della zecca di Bologna nel medesimo periodo le quali sono conosciute con il nome Vittorio Emanuele II Re Eletto e oltre all’effige del Re, in cui troviamo due rami incrociati di lauro. Ne esistono pochissimi esemplari e il valore è altissimo. Una di queste monete, se presenti nel loro stato migliore di conservazione, può addirittura raggiungere i 25.000 euro.
L’ultima moneta da 10 lire il cui valore inestimabile è quello che risale ai primi anni del Regno d’Italia la quale si presenta in due versioni differenti. La prima del 1861 è in oro e troviamo lo stemma sabaudo sul retro e l’immagine del Re sul davanti.
Una moneta che i collezionisti conoscono con il nome di “10 lire testa piccolo” e il cui valore di €20.000. Invece, alle 10:00 lire testa grande coniata tra il 1863 e il 1865 ha un disegno analogo e un valore di 2500 euro se in ottimo stato di conservazione.