Anche coloro che non sono particolarmente appassionati di numismatica, spesso fanno attenzione alle monete che hanno tra le mani soprattutto se si tratta di vecchi esemplari. Ve ne sono infatti cinque il cui valore è decisamente elevato. Vediamo insieme quali sono.
Le cinque monete che devono essere assolutamente valutate da un esperto di numismatica
Quindi, per farsi valutare attentamente le monete in questione, è importante avvalersi di un numismatico esperto, ossia un professionista il cui compito è quello di ricercare e catalogare le monete tramite uno studio a pagamento capaci di affermare il valore reale di una moneta oppure di una banconota.
Le monete che hanno un valore maggiore sono le 10 lire Olive risalenti al 1946, un momento in cui l’Italia è diventata una Repubblica. All’epoca furono coniati 101.000 esemplari. Nel caso in cui si tratti di monete di fior di conio, il loro valore è di 6.000 euro mentre se la moneta è del 1947, può avere addirittura un valore di 4.000 euro.
Se le 5 lire uva risalgono al 1946, hanno un valore che può raggiungere i 2.000 euro nel caso in cui si tratta di prezzi rari. Infatti all’epoca ne sono stati coniati soltanto 81.000 esemplari in una lega di magnesio, manganese e alluminio.
Risale al 1947 il primo esemplare della moneta da 1 lira. All’epoca ne furono coniati 104.000 esemplari e se risulta essere fior di conio a un valore intorno ai 1.500 euro. Passiamo poi alle due lire spiga di salenti al 1947,1 omaggio all’articolo 1 della Costituzione in quanto nella parte sul fronte, è presente un contadino che ha il terreno.
Una moneta che all’epoca fu coniata 12.000 volte e che ha una quotazione di 1.800 euro. L’ultima moneta di cui parliamo sono le 100 lire di Minerva risalenti al 1955 di quali sono rimaste in circolazione fino al 1989. Queste monete, se sono fior di conio, hanno un valore di 1200 euro.