Alcune banconote, gettoni e monete possono valere davvero molti soldi. Basti pensare infatti che i collezionisti ricercano tutti quegli esemplari antichi e edizioni limitate. Molto remunerativo potrebbe essere l’hobby del collezionismo o quello della numismatica. In genere le monete con più valore sono le tipiche edizioni speciali, ossia dei pezzi messi in circolazione per commemorare dei personaggi importanti.
Le monete che giungono dall’Oriente e che valgono una fortuna
Le monete in questione sono quelle bucate che risalgono al periodo della dinastia Ming. All’interno dei siti di collezionismo, tali esemplari vedono un costo che varia da un minimo di 50 euro fino ad un massimo di 110 euro al prezzo.
Sempre all’interno del mondo asiatico bisogna prendere in considerazione le monete giapponesi del periodo Meiji, anche se molto più preziose sono quelli che risalgono al 1871 il cui valore si aggira intorno ai €180.
In ogni caso si tratta di cifre indicative e valgono solo nel caso in cui queste monete giungono direttamente dal lontano Oriente e che siano in uno stato perfetto di conservazione.
La storia delle monete forate
Nel corso del primo secolo a.C., i cinesi iniziarono a bucare le monete andando ad eseguire un foro quadrato. Un’usanza che è rimasta in vigore per numerosi millenni in quanto veniva fatto proprio per dei motivi pratici.
Sembra infatti che all’epoca i mercanti e tutti coloro che si spostavano per affari, potevano conservare queste monete andando ad infilarle e tenerle insieme con uno spago. Poi c’è chi crede che la pratica di bucare le monete potesse essere una sorta di escamotage per risparmiare sulla quantità di metallo.
Sembra inoltre che questo tipo di monete siano in grado di portare fortuna in quanto il quadrato risulta essere il simbolo della stabilità e della solidità.
Anche nel mercato moderno è possibile trovarsi di fronte a delle monete forate. Basti pensare ai 5 e ai 50 yen giapponesi oppure alle monete da 1, 2 e 5 corone danesi.
Sembra che in questo caso il foro abbia anche una finalità pratica in quanto permette agli ipovedenti di riconoscere la moneta e evita il rischio di soffocamento per i bambini.